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  • Dea Interiore
    Moderatore di Sezione
    • Oct 2005
    • 25137

    #16
    Originariamente postato da Akimina View Post
    quello lo leggerò direttamente...
    ripassa il libro di storia di 4/5 liceo...
    Sa Nugoresa:
    A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
    Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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    • Akimina
      Io parlo il balenese
      • Nov 2005
      • 76824

      #17
      sono sempre stata una ciofeca in storia. o meglio studiavo e andavo bene, ma dopo due giorni resettavo tutto...

      Dopo due dècadi
      decàdi.

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      • Dea Interiore
        Moderatore di Sezione
        • Oct 2005
        • 25137

        #18
        Originariamente postato da Akimina View Post
        sono sempre stata una ciofeca in storia. o meglio studiavo e andavo bene, ma dopo due giorni resettavo tutto...
        io ero brava in tutte le materie letterarie (ma ho fatto lo scientifico...) però le Guerre Napoleoniche le ho fatte male, siccome ci sono tanti riferimenti a personaggi e a fatti storici, ho pensato che forse avrei potuto leggerlo meglio. Ciò non toglie che sia meraviglioso...quando lo inizi dimmelo che lo riprendo in mano, così posso commentare con te i passaggi!!

        Si m'esseret possibile d'anghelu
        d'ispiritu invisibile piccabo
        sas formas; che furabo dae chelu
        su sole e sos isteddos e formabo
        unu mundu bellissimu pro tene,
        pro poder dispensare cada bene.

        Questa è una poesia/canzone sarda che si canta durante le serenate alle spose...
        si può tradurre così:
        Se mi fosse possibile, come un angelo di spirito ruberei ogni forma e ogni stella dal cielo
        e farei, per te, un mondo bellissimo che possa regalarti ogni bene.

        Sa Nugoresa:
        A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
        Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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        • Akimina
          Io parlo il balenese
          • Nov 2005
          • 76824

          #19
          da trilogia della città di k, di agota kristof (uno dei miei preferiti di sempre)

          [scusa didda, sei autorizzata a ]

          Facciamo in modo che la gente ci insulti e constatiamo che finalmente riusciamo a restare indifferenti.
          Ma ci sono anche le parole antiche.
          Nostra Madre ci diceva:
          - Tesori miei! Amori miei! Siete la mia gioia! Miei bimbi adorati!
          Quando ci ricordiamo di queste parole, i nostri occhi si riempiono di lacrime.
          Queste parole dobbiamo dimenticarle, perchè adesso nessuno ci dice parole simili e perchè il ricordo che ne abbiamo è un peso troppo grosso da portare.
          Allora ricominciamo il nostro esercizio in un altro modo:
          Diciamo:
          - Tesori miei! Amori miei! Vi voglio bene... Non vi lascerò mai... Non vorrò bene che a voi... Sempre... Siete tutta la mia vita...
          A forza di ripeterle, le parole a poco a poco perdono il loro significato e il dolore che portano si attenua.

          Per decidere se è Bene o Non Bene, abbiamo una regola molto semplice: il tema deve essere vero. Dobbiamo descrivere ciò che vediamo, ciò che sentiamo, ciò che facciamo.
          Ad esempio, è proibito scrivere: "Nonna somiglia a una strega"; ma è permesso scrivere: "La gente chiama Nonna la Strega".
          E' proibito scrivere: "La Piccola Città è bella", perchè la Piccola Città può essere bella per noi e brutta per qualcun altro.
          Allo stesso modo, se scriviamo: "L'attendente è gentile", non è una verità, perchè l'attendente può essere capace di cattiverie che noi ignoriamo. Quindi scriveremo semplicemente: "L'attendente ci regala delle coperte".
          Scriveremo: "Noi mangiamo molte noci", e non: "Amiamo le noci", perchè il verbo amare non è un verbo sicuro, manca di precisione e di obiettività. "Amare le noci" e "amare nostra Madre", non può voler dire la stessa cosa. La prima formula designa un gusto gradevole in bocca, e la seconda un sentimento.
          Le parole che definiscono i sentimenti sono molto vaghe; è meglio evitare il loro impiego e attenersi alla descrizione degli oggetti, degli esseri umani e di se stessi, vale a dire alla descrizione fedele dei fatti.

          - Signor ufficiale domandare perchè voi fare tutto questo?
          - Per abituarci al dolore.
          - Domandare voi piacere avere male?
          - No. Noi vogliamo soltanto vincere il dolore, il caldo, il freddo, la fame, tutto quello che fa male.

          Un uomo dice:
          - Tu chiudi il becco! Le donne non sanno niente della guerra.
          La donna dice:
          - Non sanno niente? *******e! Abbiamo tutto il lavoro, tutte le preoccupazioni: i bambini da sfamare, i feriti da curare. Voi, una volta finita la guerra, siete tutti eroi. Morti: eroi. Sopravvissuti: eroi. Mutilati: eroi. E' per questo che avete inventato la guerra, voi uomini. E' la vostra guerra. L'avete voluta voi, fatela allora, eroi dei miei stivali!

          Il ricco apre la porta, dà un calcio al povero che cade disteso sul marciapiede.
          Il ricco richiude la porta, si siede di fronte a un piatto di minestra e dice, unendo le mani:
          - Grazie, Signore Gesù, per tutta la tua bontà.

          - Non sei mai triste?
          - No, perchè una cosa mi consola sempre di un'altra.

          Dopo due dècadi
          decàdi.

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          • Akimina
            Io parlo il balenese
            • Nov 2005
            • 76824

            #20
            Originariamente postato da f. logan View Post
            io ero brava in tutte le materie letterarie (ma ho fatto lo scientifico...) però le Guerre Napoleoniche le ho fatte male, siccome ci sono tanti riferimenti a personaggi e a fatti storici, ho pensato che forse avrei potuto leggerlo meglio. Ciò non toglie che sia meraviglioso...quando lo inizi dimmelo che lo riprendo in mano, così posso commentare con te i passaggi!!

            Si m'esseret possibile d'anghelu
            d'ispiritu invisibile piccabo
            sas formas; che furabo dae chelu
            su sole e sos isteddos e formabo
            unu mundu bellissimu pro tene,
            pro poder dispensare cada bene.

            Questa è una poesia/canzone sarda che si canta durante le serenate alle spose...
            si può tradurre così:
            Se mi fosse possibile, come un angelo di spirito ruberei ogni forma e ogni stella dal cielo
            e farei, per te, un mondo bellissimo che possa regalarti ogni bene.

            volentieri! penso che lo leggerò in estate, non è un tomo che posso trasportare in pullman insieme a tutto il resto.

            bellissima la poesia!

            Dopo due dècadi
            decàdi.

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            • Dea Interiore
              Moderatore di Sezione
              • Oct 2005
              • 25137

              #21
              Originariamente postato da Akimina View Post
              volentieri! penso che lo leggerò in estate, non è un tomo che posso trasportare in pullman insieme a tutto il resto.

              bellissima la poesia!
              immaginati la scena: due giorni prima del matrimonio, ti arriva il coro sotto la tua finestra e inizia a cantare...ti affacci e vedi il tuo futuro marito in mezzo a loro, e il giardino illuminato da tantissime candele!! Da noi la serenata è tradizione, non volevo che Gio me la facesse(perché mi sentivo ridicola) ma lui ha insistito. Ho pianto come una cretina!!!
              Sa Nugoresa:
              A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
              Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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              • Akimina
                Io parlo il balenese
                • Nov 2005
                • 76824

                #22
                che carino! anche qui si usa fare la serenata (anche se spero di non riceverla!)

                Dopo due dècadi
                decàdi.

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                • cl_som
                  Utente registrato
                  • Jul 2006
                  • 3666

                  #23
                  Non è soltanto quando stai morendo che l’intera vita ti passa in un lampo davanti agli occhi. Per certe persone, capita un giorno in cui tutti i sogni insorgono ribellandosi alla quotidianità dell’esistenza. Può accadere in metropolitana, al volante di un’auto, su un ponte mentre guardi giù verso l’acqua. Può accadere al mattino presto. Forse è l’aroma del caffé che ti riporta ad un giorno lontano, quando ancora avevi il coraggio di sognare. Oppure una vecchia canzone ti riporta alla tua giovinezza, a un te stesso audace, crisalide di farfalla. Dovunque capiti, in qualunque modo e in qualunque momento capiti, una cosa è certa, tu muori e rinasci. ["Canto d'amore all'Harvest moon". K. C. McKinnon]

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                  • Vaniglia
                    Supermoderatore
                    • Nov 2005
                    • 135313

                    #24
                    "Anelare a un sogno irrealizzabile,
                    recare dolore nelle partenze,
                    bruciare di una febbre possibile,
                    andare dove nessuno va"
                    Jacques Brel

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                    • agnesina
                      Utente registrato
                      • Nov 2006
                      • 3642

                      #25
                      Originariamente postato da Akimina View Post
                      da d'amore e ombra di isabel allende <3
                      (qui ci sarebbero da citare un paio di pagine per intero)

                      Irene miele e ombra, Irene carta di riso, pesca, spuma, ah Irene la spirale delle tue orecchie, l'odore del tuo collo, le colombe delle tue mani, Irene, sentire questo amore, questa passione che ci brucia nello stesso rogo, sognandoti da sveglio, desiderandoti addormentato, vita mia, donna mia, Irene mia. Non seppe che altro le disse, né quante lei sussurrò in quel mormorio senza tregua, in quella sorgente di parole all'orecchio, in quel fiume di gemiti e di ansiti, di chi fa l'amore amando.
                      Bellissimo libro!!!

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                      • Lynette
                        Utente registrato
                        • Oct 2008
                        • 43691

                        #26
                        Ragazze,io questo Topic nn sapevo che c'era!
                        (ecco perchè nn avevo niente da dire...)

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                        • Vaniglia
                          Supermoderatore
                          • Nov 2005
                          • 135313

                          #27
                          Originariamente postato da Lynette View Post
                          Ragazze,io questo Topic nn sapevo che c'era!
                          (ecco perchè nn avevo niente da dire...)
                          muoio!

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                          • Chetenefrega
                            Utente registrato
                            • Oct 2009
                            • 25825

                            #28
                            mi piace questo topic
                            Tharla/Tridge/Steam/Stic/Bricky4ever

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                            • Sheila Carter
                              Utente registrato
                              • Jul 2008
                              • 20108

                              #29
                              Per questo i sogni possono essere tanto pericolosi: covano sotto la cenere come un fuoco e a volte ci consumano completamente (Memorie di una geisha, Arthur Golden).

                              Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso. (Memorie di una geisha, Arthur Golden).

                              Amare qualcuno è una cosa bellissima e, se si tratta di un sentimento sincero non bisogna sentirsi in un labirinto.
                              Noi siamo tutti esseri imperfetti che vivono in un mondo imperfetto.
                              Non viviamo misurando le distanze con la riga, gli angoli con il goniometro né controllando entrate e uscite come sul conto in banca.
                              Ogni cosa segue comunque il suo corso e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile evitare che qualcuno rimanga ferito.
                              Occorre essere aperti e abbandonarsi alla vita così come viene, rendendosi conto di quanto sia meravigliosa.
                              (Haruki Murakami, Norwegian wood. Tokyo blues)


                              Mi domando se sia realmente possibile capire perfettamente un’altra persona. Anche quando ci sforziamo di conoscere qualcuno mettendoci tutto il tempo e la buona volontà possibili, in che misura possiamo cogliere la sua vera natura? Sappiamo ciò che è veramente essenziale riguardo a quell’altro che siamo convinti di comprendere tanto bene?
                              (Haruki Murakami, L’uccello che girava le Viti del Mondo)
                              Abbasso Brokka ed Hoppa
                              Puntata 5837: Broccolaccia annuncia ufficialmente la sua menopausa, ma NON è vero!
                              Puntata 6275: Oppaccia scongela la patata in mondo-visione

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                              • Akimina
                                Io parlo il balenese
                                • Nov 2005
                                • 76824

                                #30
                                è bello "l'uccello che girava le viti del mondo"? il titolo mi fa ridere, la mole mi inibisce, però...

                                Dopo due dècadi
                                decàdi.

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