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    Originariamente postato da Vaniglia View Post
    Sono innamorata delle citazioni di Infinite Jest. Credo di aver individuato il genere.
    Sono un'affabulatrice, non può non piacermi. Anche se è favola, per l'appunto
    tu pensa che rileggendole mi viene voglia di ricominciare. anche per quello che sto scoprendo con la sua biografia. tutto ciò che leggerai è lui in persona (sto parlando come lui... lui in persona è un personaggio del libro)

    Dopo due dècadi
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      ma non ho mai citato da altre sue opere
      edit... no, avevo citato da una cosa divertente che non farò mai più.

      invece ecco qualcosa da la scopa del sistema, libro derivato dalla sua tesi di laurea e che ho scoperto essere pregno di teorie filosofiche:

      Mettiamo che Nonna mi abbia detto in maniera parecchio convincente che tutto ciò che davvero esiste della mia vita è limitato a quello che se ne può raccontare. [...] Be', credo che non sia esattamente che la vita va raccontata anziché vissuta; è piuttosto che la vita è il suo racconto, e che in me non c'è niente che non sia o raccontato o raccontabile. Ma se è davvero così, allora che differenza c'è, perché vivere?

      – Tu vai pazza per le parole, vero? – Guardò Lenore. – Vero che vai pazza per le parole? – Cioè? Che significa? – Significa che mi dai l’idea di una che va pazza per le parole. O forse pensi che siano loro a essere pazze. – In che senso? – Nel senso che le prendi terribilmente sul serio, – disse. – Tipo come se fossero un bisturi, o una motosega che rischia di tagliarti con la stessa facilità con cui taglia gli alberi.

      Sto cominciando a sospettare che nella gioventù americana ci sia qualcosa che non va. Prima di tutto c’è una quantità imbarazzante di giovani che sono interessati a scrivere narrativa. Decisamente imbarazzante. Interessati non è il termine giusto, in effetti. La gente, semplicemente… interessata non scrive il tipo di cose che mi arrivano al giornale. Sono sempre storie tristi, tristissime. Dove sono finite le storie allegre, Lenore? O quantomeno quelle con una morale? Darei non so cosa per ricevere una di quelle belle storie salingeriane con-lezioncina-morale-dove-meno-te-l’aspetti….

      Vuoi sapere cos'è che veramente non amo? Non amo questa morbosa ossessione di misurare, e di chiedere che si dicano cose, e di inchiodare, e di avere e di raccontare. È una specie di mania ossessiva che mi soffoca, per non parlare di quanto mi deprime.

      Olaf Blenter mi disse che quando la realtà è sgradevole i realisti tendono a essere sgraditi.

      Ironia della sorte, un uomo, il cui istinto d'amore è quanto più forte e naturale e istintivo possibile, è incapace di trovare qualcuno da poter veramente amare.

      Intendo svilupparmi all'infinito e raggiungere dimensioni incommensurabili.

      Dopo due dècadi
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        Ecco qualche citazione di Vita di Pi

        Combattiamo all’infinito. Combattiamo senza curarci di quanto ci costa, delle sconfitte che incassiamo, dell’improbabilità del successo. Combattiamo fino all’ultimo respiro. Non è una questione di coraggio. L’incapacità di arrendersi è un dato caratteriale. Forse è semplicemente stupida fame di Vita.

        Che cosa terribile, gli addii frettolosi. Sono una persona che crede nella forma, nell’armonia dell’ordine. Quando è possibile, dovremmo dare alle cose una forma significativa. Per esempio, sareste in grado di raccontare questa mia storia confusa, in cento capitoli esatti, non uno di più, non uno di meno? Se c’è una cosa che odio del mio soprannome è quella cifra che non finisce mai. Nella vita è importante che ogni cosa abbia una giusta conclusione. Solo così si trova la pace.


        In Giapponese una storia contiene sempre un elemento d’invenzione. Noi non vogliamo invenzioni. Vogliamo fatti nudi e crudi.” “Raccontare qualcosa, nella mia lingua o nella vostra, non è per se un invenzione? Osservare il mondo è forse una forma d’invenzione?” “Mmmm…” “Il mondo è come lo percepiamo, giusto? Nel percepirlo, ci aggiungiamo sempre qualcosa, e la vita diventa una storia

        - Queste cose non esistono.
        - Solo perchè non le avete mai viste.
        - Appunto. Crediamo a ciò che vediamo.
        - Come Colombo. Cosa fate quando siete al buio?
        Sa Nugoresa:
        A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
        Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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          non ho capito a chi stai dicendo che non hai citato da altre sue opere.

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            a te

            Dopo due dècadi
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              mica io ti ho detto il contrario...
              le citazioni intendevo tutte le citazioni del post

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                ah ecco, mi rivolgevo a te ma dicevo a me stessa. avendoti vista incuriosita, ho voluto citare altre cose perchè ricordavo di aver letto belle frasi in altre opere.

                Dopo due dècadi
                decàdi.

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                  mazza che seria.
                  scusa adri sto un po' fusa

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                    Originariamente postato da Akimina View Post
                    ah ecco, mi rivolgevo a te ma dicevo a me stessa. avendoti vista incuriosita, ho voluto citare altre cose perchè ricordavo di aver letto belle frasi in altre opere.
                    sì diciamo che siamo in due ad aver parlato da sole, ma ci siamo cmq in qualche modo capite, come sempre

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                      Originariamente postato da Vaniglia View Post
                      mazza che seria.
                      scusa adri sto un po' fusa
                      scusami tu, non avevo capito manco io.

                      Originariamente postato da Vaniglia View Post
                      sì diciamo che siamo in due ad aver parlato da sole, ma ci siamo cmq in qualche modo capite, come sempre
                      oh yes

                      Dopo due dècadi
                      decàdi.

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                        Limoniamo?

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                          e si chiede?

                          Dopo due dècadi
                          decàdi.

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                              se il buongiorno si vede dall'incipit...

                              L’America non è mai stata innocente. Abbiamo perso la verginità sulla nave durante il viaggio di andata e ci siamo guardati indietro senza alcun rimpianto. Non si può ascrivere la nostra caduta dalla grazia ad alcun singolo evento o insieme di circostanze. Non è possibile perdere ciò che non si ha fin dall’inizio.
                              La mercificazione della nostalgia ci propina un passato che non è mai esistito. L’agiografia santifica politici contaballe e reinventa le loro gesta opportunistiche come momenti di grande spessore morale. La nostra narrazione ininterrotta è confusa al di là di ogni verità o giudizio retrospettivo. Soltanto una verosimiglianza senza scrupoli è in grado di rimettere tutto in prospettiva.
                              La vera Trinità di Camelot era Piacere, Spaccare il culo e Scopare. Jack Kennedy è stato la punta di diamante mitologica di una fetta particolarmente succosa della nostra storia. Spandeva merda in modo molto abile e aveva un taglio di capelli di gran classe. Era Bill Clinton senza l’onnipresente scrutinio dei media e qualche rotolo di grasso.
                              Jack venne fatto fuori al momento ottimale per assicurarne la santità. Le menzogne continuano a vorticare attorno alla sua fiamma eterna. È giunto il momento di rimuovere la sua urna e illuminare le azioni di alcuni uomini che spalleggiarono la sua ascesa e facilitarono la sua caduta.
                              Erano sbirri corrotti e artisti del ricatto. Erano intercettatori, soldati di ventura e cabarettisti froci. Se un solo istante delle loro esistenze avesse imboccato un percorso diverso, la Storia americana come noi la conosciamo non sarebbe mai esistita.
                              È tempo di demitizzare un’era e costruire un nuovo mito, dalle stalle alle stelle. È tempo di abbracciare la storia di alcuni uomini malvagi e del prezzo da loro pagato per definire in segreto il loro tempo.
                              Dedicato a loro.

                              Dopo due dècadi
                              decàdi.

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                                bello!!mi intriga molto!
                                Sa Nugoresa:
                                A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
                                Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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