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    [LIBRI] Citazioni

    come da titolo...

    Dopo due dècadi
    decàdi.

    #2
    inizierei con cecità di saramago:

    Oggi è oggi, domani è un altro giorno, io la responsabilità ce l'ho oggi, non domani, se sarò cieca, Responsabilita di cosa, La responsabilità di avere gli occhi quando gli altri li hanno perduti

    Un capo naturale è un re dotato di occhi in una terra di ciechi.

    Dentro di noi c'è una cosa che non ha nome, e quella cosa è ciò che siamo.

    Se mai avrò di nuovo gli occhi, vedrò veramente gli occhi degli altri, come se ne stessi vedendo l'anima.

    Sei un filosofo, Macché, sono soltanto un vecchio.

    Dopo due dècadi
    decàdi.

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      #3
      "tutte le storie sono storie d'amore"
      Incipit di Eureka Street

      "Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo."
      Incipit Anna Karenina

      svengo!
      Sa Nugoresa:
      A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
      Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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        #4
        Originariamente postato da Akimina View Post
        inizierei con cecità di saramago:

        Oggi è oggi, domani è un altro giorno, io la responsabilità ce l'ho oggi, non domani, se sarò cieca, Responsabilita di cosa, La responsabilità di avere gli occhi quando gli altri li hanno perduti

        Un capo naturale è un re dotato di occhi in una terra di ciechi.

        Dentro di noi c'è una cosa che non ha nome, e quella cosa è ciò che siamo.

        Se mai avrò di nuovo gli occhi, vedrò veramente gli occhi degli altri, come se ne stessi vedendo l'anima.

        Sei un filosofo, Macché, sono soltanto un vecchio.
        l'ho messo in Whishlist...
        Sa Nugoresa:
        A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
        Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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          #5
          "Ci vuole un gran fisico per correre dietro ai sogni."

          da Elianto, Stefano Benni
          Sa Nugoresa:
          A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
          Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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            #6
            da il libro dell'inquietudine di pessoa (un libro da citare quasi per intero... peccato che sia un filino noioso):

            Il saggio è colui che riesce a rendere monotona l’esistenza, poiché allora ogni piccolo incidente possiede il privilegio di stupirlo…Un uomo , se possiede la vera sapienza, può godere l’intero spettacolo del mondo seduto su una sedia, senza saper leggere, senza parlare con nessuno, soltanto con l’uso dei sensi e il fatto che l’anima non sappia essere triste. Rendere monotona l’esistenza, affinché essa non sia monotona…In mezzo al mio lavoro quotidiano, opaco, uguale e inutile, mi appaiono visioni di fuga, immagini sognate di isole lontane, feste in viali di parchi d’altri tempi, altri paesaggi, altri sentimenti, altro io. Ma riconosco, tra due scritture contabili, che se avessi tutto questo, niente di questo sarebbe mio…Se avessi i paesaggi impossibili, cosa mi resterebbe di impossibile?...Posso immaginare tutto perché non sono niente. Se fossi qualcosa non potrei immaginare.


            Tutto quello che cerchiamo lo cerchiamo per ambizione. Ma quell'ambizione non la si soddisfa mai, e allora siamo dei poveri; oppure crediamo di soddisfarla, e allora siamo dei pazzi ricchi.

            A forza di ricompormi mi sono distrutto. A forza di pensarmi, io sono ormai i miei pensieri e non più io. Ho sondato me stesso e ho lasciato cadere la sonda; vivo pensando se sono profondo oppure se non lo sono, senz'altra sonda, ormai, al di là del mio sguardo che mi mostra con chiarezza in nero, nello specchio del grande pozzo, il mio volto che mi contempla nell'atto di contemplarlo.


            Molto più lontano è l'uomo superiore (Kant o Goethe) dall'uomo comune che l'uomo comune dalla scimmia.

            Nella mia coscienza ci sono vestigia. Pesa in me il sonno anche se non mi pesa l'incoscienza... Non esisto. Il vento... Mi sveglio e mi addormento di nuovo. Non ho ancora dormito. C'è un paesaggio dal suono alto e torvo oltre il quale mi disconosco. Assaporo in segreto la possibilità di dormire. In effetti dormo, ma non so se dormo. In ciò che noi pensiamo consista il rumore c'è sempre rumore da momento finale, il vento nell'oscurità e, se io ascolto ancora, il rumore dei polmoni e del cuore.

            Dopo due dècadi
            decàdi.

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              #7
              Adri, ti voglio bene sul serio, ma ho un avversione per i post troppo lunghi...i miei compresi!
              Sa Nugoresa:
              A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
              Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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                #8
                Originariamente postato da f. logan View Post
                Adri, ti voglio bene sul serio, ma ho un avversione per i post troppo lunghi...i miei compresi!
                quoto. infatti al tuo posto non leggerei il mio post

                Dopo due dècadi
                decàdi.

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                  #9
                  Originariamente postato da Akimina View Post
                  quoto. infatti al tuo posto non leggerei il mio post
                  siccome era il tuo...l'ho letto e ho fatto bene!
                  Sa Nugoresa:
                  A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
                  Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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                    #10
                    grazie! cmq tieni presente che volevo citare tutto il libro

                    Dopo due dècadi
                    decàdi.

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                      #11
                      "Ajò, la tua ora è giunta" La leggenda di Rdenta Tiria, Niffoi.

                      (va letto alla sarda, metteteci una piccola pausa fra "la tua ora" ed "è giunta")
                      Sa Nugoresa:
                      A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
                      Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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                        #12
                        da d'amore e ombra di isabel allende <3
                        (qui ci sarebbero da citare un paio di pagine per intero)

                        Irene miele e ombra, Irene carta di riso, pesca, spuma, ah Irene la spirale delle tue orecchie, l'odore del tuo collo, le colombe delle tue mani, Irene, sentire questo amore, questa passione che ci brucia nello stesso rogo, sognandoti da sveglio, desiderandoti addormentato, vita mia, donna mia, Irene mia. Non seppe che altro le disse, né quante lei sussurrò in quel mormorio senza tregua, in quella sorgente di parole all'orecchio, in quel fiume di gemiti e di ansiti, di chi fa l'amore amando.

                        Dopo due dècadi
                        decàdi.

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                          #13
                          Originariamente postato da Akimina View Post
                          grazie! cmq tieni presente che volevo citare tutto il libro
                          potrei fare lo stesso con Guerra e Pace...
                          Sa Nugoresa:
                          A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
                          Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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                            #14
                            Originariamente postato da Akimina View Post
                            da d'amore e ombra di isabel allende <3
                            (qui ci sarebbero da citare un paio di pagine per intero)

                            Irene miele e ombra, Irene carta di riso, pesca, spuma, ah Irene la spirale delle tue orecchie, l'odore del tuo collo, le colombe delle tue mani, Irene, sentire questo amore, questa passione che ci brucia nello stesso rogo, sognandoti da sveglio, desiderandoti addormentato, vita mia, donna mia, Irene mia. Non seppe che altro le disse, né quante lei sussurrò in quel mormorio senza tregua, in quella sorgente di parole all'orecchio, in quel fiume di gemiti e di ansiti, di chi fa l'amore amando.

                            svenghisssssimo
                            Sa Nugoresa:
                            A ti facher sa corte est un impresa, no’ nde cheres nemmancu a coro in manu menzus riccu mancari non sia’ sanu o tzeraccu fachendeti s’ispesa.
                            Hai ragione, non ti aiuto... te la impiastro direttamente

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                              #15
                              quello lo leggerò direttamente...

                              Dopo due dècadi
                              decàdi.

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